Progetti
Qui, in ordine alfabetico, vi presentiamo i progetti principali che sono attualmente attivati dalla Foresta. Ogni progetto è sviluppato in rete con diverse altre realtà, locali e non.
Qui puoi leggere la relazione dettagliata attività 2023.
Click sul titolo del progetto o sul + per aprirne la scheda.
Alimentare Cultura
Dal 2022
Alimentare Cultura è un progetto, un modo di pensare e di agire per fare fronte alle sfide create dall’accentuarsi di vecchi e nuovi tipi di povertà, educativa e relazionale soprattutto. In tre spazi di comunità in divenire dislocati in Trentino e in dialogo tra loro, si sperimentano nuove modalità di autoproduzione, consumo critico e approvvigionamento, in cui le tematiche e le pratiche legate al cibo e all’alimentazione diventano mezzo di aggregazione sociale per fare welfare di comunità in maniera non-stigmatizzante e inclusiva.
Fino al 2025, in Foresta attiviamo economie solidali sperimentali, forme di mutualismo, percorsi di formazione e momenti conviviali di scambio di conoscenze, per contribuire a diminuire la disparità nell’accesso a cibo buono, sano, locale e prodotto in modo sostenibile. Periodicamente organizziamo eventi conviviali chiamati DiscoSoup, AperiCine e Soup-On-Stage, in cui il cibo sano, accessibile e possibilmente di recupero incontra diverse forme di espressione culturale in uno spazio gestito in maniera responsabilizzante e consapevole. Inoltre, periodicamente organizziamo laboratori di trasformazione alimentare collettiva chiamati Facciamo Conserve! per facilitare l’accesso a trasformati di qualità a basso costo e lo scambio di saperi su come autoprodurli.
In collaborazione con Luogo Comune (Riva del Garda) e Edera – emporio di comunità (Trento). Inoltre, come Foresta collaboriamo localmente con 204 (che cura la rassegna di concerti MusicaÀlive), Nuovo Cineforum Rovereto (che cura la rassegna di AperiCine), Trigger Collective (che cura le performance musicali più sperimentali/noise), Mi Coltivo (che ci fornisce ortaggi bio coltivati in maniera solidale a due passi dalla stazione), Me.Mo Mercato Moderno e Panificio Moderno (che ci forniscono gratuitamente ortaggi e pane di recupero).
Progetto sostenuto nel bando Welfare a Km 0, co-finanziato da Fondazione Caritro e Provincia Autonoma di Trento.
Foto 12 di Luca Matassoni per LUMEN slowjournal.
Comunità Frizzante
Dal 2019
Comunità Frizzante – Fare bevande per fare comunità è una rete eterogenea di soggetti accomunati dal desiderio di rendere “frizzante” il modo di fare a stare insieme. Come? Inventando, producendo e distribuendo bibite gassate dai sapori locali attraverso processi partecipativi, utilizzando un po’ tutto quello che si può trovare in Vallagarina: frutta, verdura, piante officinali, fiori, bacche, ecc.
Comunità Frizzante collabora anche con varie realtà produttive del territorio in un’ottica di economia circolare e riduzione dello spreco, utilizzando sottoprodotti delle loro trasformazioni alimentari, salvandoli dalla spazzatura.
Funziona così: si inizia con delle gite di gruppo in cui, accompagnat* da espert*, andiamo alla scoperta del territorio lagarino, delle sue prelibatezze e di chi anima le nostre valli. Insieme raccogliamo frutti, fiori, bacche ed erbe, spesso coinvolgendo contadin* della zona. Poi, attraverso momenti partecipativi, sperimentiamo i diversi gusti per inventare nuove bevande, con tanto di nome ed etichetta. Quindi produciamo e imbottigliamo le bibite nel laboratorio di trasformazione alimentare del Mas del Gnac a Isera, per distribuirle in occasione di eventi e attraverso la nostra rete aperta di partner. Infine, i guadagni sono reinvestiti a sostegno di attività inclusive in valle.
Se vuoi ordinare le nostre bibite, invitarci a partecipare a un tuo evento con il nostro bar, co-organizzare un Laboratorio dell’Alchimista insieme a noi oppure commissionarci una bibita partecipata del tuo territorio (come per esempio la Trambybita), scrivici a: bevi@comunitafrizzante.it
comunitafrizzante.it
facebook.com/comunitafrizzante
instagram.com/comunitafrizzante
In collaborazione con Panificio Moderno.
La fase di avviamento del progetto (2019-2021) è stata sostenuta nel bando Welfare a Km 0, co-finanziato da Fondazione Caritro e Provincia Autonoma di Trento, dal Comune di Rovereto e attraverso la vendita delle bibite.
Dai neta
Dal 2020
Dai neta è: uscite conviviali di raccolta rifiuti in natura, analisi ambientali partecipate, momenti di approfondimento e informazione, un gruppo Telegram pubblico per coordinare e proporre attività di cui tutt* possono fare parte: t.me/daineta.
L’emergenza climatica e la devastazione del pianeta sono problemi che non possiamo affrontare individualmente e, anche se le azioni dirette di pulizia hanno un impatto minimo a livello materiale rispetto alla quantità di rifiuti dispersi, ogni attività di cura e ricerca collettiva è un’occasione per conoscere persone appassionate di natura, fare comunità e mettere in comune passioni e progetti.
Con il sostegno di Piantando.
Eco Lab
Dal 2021
In risposta alle nuove fragilità, sempre più diffuse e aggravate dalle molteplici crisi eco-sociali che imperversano, con Eco Lab, una collaborazione pluriennale con Italia-Nicaragua, vogliamo creare momenti di “pratica conviviale” in un luogo non-stigmatizzante, che possano portare beneficio alla salute e al benessere di tutt*, con maggiore attenzione alle persone più vulnerabili. Ogni martedì e mercoledì in Foresta e a comun’Orto, con uscite nei dintorni in alcuni sabati del mese, proponiamo attività manuali, culturali, orticole e di trasformazione alimentare, in cui le persone creano, socializzano e apprendono cose nuove, anche come prendersi cura del proprio benessere psicosociale. Ogni mese co-programmiamo un nuovo ricco calendario di laboratori che è consultabile sui social della Foresta (link in fondo alla pagina).
In collaborazione con Italia-Nicaragua (ente capofila), comun’Orto, Centro di Salute Mentale di Rovereto, Servizio Politiche Sociali del Comune di Rovereto, Scuola Primaria M. K. Gandhi.
Iniziativa co-finanziata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dalla Provincia Autonoma di Trento.
Forno Vagabondo
Dal 2020
Il Forno Vagabondo è un forno sociale itinerante che viaggia su una cargo bike elettrica attraverso la Vallagarina per far fermentare pane, relazioni e sensibilità verso tematiche eco-sociali in piazze, parchi e luoghi dove città e campagna si incontrano.
Grazie per il bel video a Nicole Faiella e alla Gigi Saggi Dance Band per la musica!
Il progetto è un brulicare di incontri, storie e sessioni collettive di cottura di pane a lievitazione naturale. Tutti questi ingredienti sono mescolati assieme in un formato conviviale per impastare futuri desiderabili. Lo scopo del Forno è quello di fermentare comunità nello spazio pubblico attraverso una serie di attività creative incentrate sulla pratica della panificazione. Cerchiamo rendere concrete questioni ecologiche astratte facendole tangibili (e gustabili!) e di coltivare la comunità non solo con gli umani, ma anche con altri esseri viventi e non viventi. Il Forno funge quindi da pratica di interfaccia attraverso la quale i dualismi vengono trascesi per creare culture di natura, mezzi di sussistenza ecologici e brulicanti reti di vita.
Gli spazi di comunità che il Forno genera offrono occasioni di scambio e sperimentazione per affrontare in maniera conviviale i temi della sostenibilità, della biodiversità e della cura del territorio, attraendo e coinvolgendo diverse culture del sapere, favorendo l’apprendimento e la conoscenza reciproca.
I format del forno sociale itinerante hanno al centro un’educazione ambientale più inclusiva portando le attività alle persone nelle piazze, nei parchi e nelle strade dove solitamente trascorrono il tempo. Per lo più le attività vengono create con una persona o un gruppo del quartiere che contribuisce con le proprie conoscenze e co-progetta un formato flessibile che consente la partecipazione continua de* passanti. Tra le varie persone abbiamo collaborato con un erborista, una burattinaia, un esperto di acqua locale e un gruppo di contadini e mugnai.
La seconda anima del progetto, invece, ha come scopo la diffusione della Vera Pizza Napoletana in occasione di eventi pubblici e culturali come inaugurazioni, convegni e altre occasioni di aggregazione sociale. Infatti, da qualche tempo sono parte del team due persone nuove, una delle quali è un pizzaiolo napoletano-roveretano, specializzato nella preparazione della tipica pizza-portafoglio, per la preparazione della quale il Forno Vagabondo si presta benissimo. Utilizziamo ingredienti a km zero, biologici e, dove possibile, provenienti da agricoltura sociale o equo-solidale. Inoltre cerchiamo di ridurre attivamente sprechi e imballaggi.
Ci vuoi invitare per gestire un laboratorio di panificazione con la pasta madre, con la possibilità di invitare anche espert* per un evento coinvolgente, informativo e divertente? Oppure ci vuoi invitare per servire dell’ottima pizza durante un evento? Allora puoi scrivere a ciao@laforesta.net.
In collaborazione con Italia-Nicaragua, comun’Orto, Goever, Portobeseno, Brave New Alps, Multiverso. Inoltre sono moltissimi i collaboratori e le collaboratrici volontari/e che contribuiscono al progetto.
Nella sua fase di avvio nel 2020 il progetto è stato co-finanziato da Ufficio Svolta attraverso il bando Intrecci Possibili, con Italia-Nicaragua come ente capofila.
Foto 18 di Luca Matassoni per LUMEN slowjournal.
Fucina Museo
2022-2023
Cambiamenti climatici, crisi energetica, emergenza sanitaria, scarsa partecipazione ai beni comuni, fragilità socio-economiche diffuse: sono dinamiche sempre più protagoniste della nostra quotidianità che hanno un impatto particolarmente pesante sulle fasce giovanili. Queste dinamiche sono interconnesse e la loro complessità richiede risposte che non possono essere affrontate individualmente. Al fine di creare terreno fertile per attivare risposte è necessario che alcuni spazi di riferimento della città, come i musei, vengano ripensati collettivamente affinché diventino contenitori vivi dove giovani adulti possano esplorare azioni trasformative della quotidianità loro e della comunità che sta loro attorno, accendendo nuove prospettive e contribuendo attivamente alla loro co-creazione.
Con Fucina Museo abbiamo attivato un percorso di co-design di alcune sale del Museo della Città di Rovereto, gestito dalla Fondazione Museo Civico di Rovereto, al fine di trasformare con realtà giovanili, singole persone e gruppi under 35 del territorio il Museo e le sue attività in un laboratorio civico, relazionale ed emergenziale della transizione ecologica e sociale. Tale percorso di coprogettazione ha rappresentato un’azione-pilota per il Museo; il protagonismo giovanile del gruppo di lavoro che si è formato ha portato a immaginare e sperimentare nuovi intrecci tra scienza e impegno civile, mettendo in campo delle proposte che, speriamo, saranno prolungate nel corso del tempo dal Museo.
In collaborazione con LUMEN Slowjournal, Libera Mente, Fondazione Museo Civico di Rovereto.
Il progetto è stato co-finanziato da Ufficio Svolta attraverso il bando Intrecci Possibili.
GESTO - Guardaroba Eco-Solidale Top
Dal 2022
Nell’ingresso della Foresta è attivo un free shop (o ‘negozio gratis’) dove chiunque può trovare abiti e accessori usati per ogni età, taglia e gusto: in buono stato, lavati, ma soprattutto gratuiti! L’idea non è quella dello scambio di vestiti o swap party perché per portarsi via roba non serve portarne. In molt* portano, in molt* prendono e a volte chi porta piglia e viceversa. Il tutto per ridurre la quantità di rifiuti tessili e renderci un po’ più autonomi dal mercato.
Ti vuoi portare via un borsone di vestiti per la tua bimba neonata? Certo! Ti va di donare un paio di scarpe che non ti vanno più ma sono ancora messe bene? Perché no! Invece, ti vuoi sbarazzare di un completino intimo troppo osé? Forse non è il caso… Oppure vuoi mettere in circolo la vecchia vestaglia della nonna? Anche no!
Per orientare fornitori e acquirenti abbiamo preparato queste istruzioni per l’uso semplicissime:
- porta solo abiti adatti per la stagione, in buono stato e lavati: no macchie, no parti troppo consumate, no grafiche e stampe troppo rovinate, no roba troppo demodé o fuori luogo, no intimo, no costumi & co.;
- scarpe? Volentieri! Ma non rotte, scollate, sporche o con la suola troppo consumata;
- porta massimo una borsa / 10 capi di vestiario, scarpe o accessori (abbiamo un serio problema di spazio, quindi non ti offendere se ci vuoi donare un intero bagagliaio pieno di abiti e ti mandiamo cortesemente via);
- prendi quanti vestiti vuoi;
- chi porta cose da regalare è caldamente invitat@ a darci una mano a riporle nello scaffale (e magari a riordinare anche un po’: facciamo che questo tempietto del gratuito sia un luogo co-gestito e sempre accessibile!);
- se frughi in cerca di qualcosa che soddisfi i tuoi bisogni o gusti, ti preghiamo di rimettere in ordine prima di andare via;
- e se arrivat@ a casa quello che hai preso non ti piace più? Riportacelo senza problemi;
- ti preghiamo di passare durante gli orari di apertura e di non lasciare i vestiti che vuoi regalare all’esterno della Foresta se trovi la porta chiusa;
- volentieri accettiamo un’offerta (cerca il vasetto per le offerte). E grazie!;
- il servizio è solo possibile grazie al lavoro volontario di varie persone, quindi respect & love.
Italy goes Mietshäuser Syndikat
Dal 2023
Stiamo esplorando la possibilità dell’edilizia comunitaria auto-organizzata. Questo perché ci siamo poste l’obiettivo di affrontare le sfide legate alla precarietà degli alloggi e ai costi elevati dell’abitare, cercando soluzioni che rendano l’accesso alla casa più equo e sostenibile.
Abbiamo ottenuto un finanziamento dalla Guerrilla Foundation per condurre una ricerca approfondita su modelli abitativi alternativi esistenti in Europa, con particolare attenzione al co-housing e alle cooperative di acquisto edilizio solidali. Il nostro obiettivo è non solo comprendere la dinamica di questi modelli, ma anche analizzare la loro applicabilità nel contesto italiano.
In particolare, ci concentriamo sull’esame del modello del “Mietshäuser Syndikat” attivo in Germania, cercando di definire quadri giuridici e burocratici che possano garantire la sostenibilità a lungo termine delle abitazioni comunitarie.
Finora, il nostro lavoro ha coinvolto l’organizzazione di workshop, discussioni collaborative e l’esplorazione di diverse pratiche abitative in Italia e all’estero. Stiamo raccogliendo informazioni da esperti del settore e ci stiamo mettendo in contatto con realtà già attive nel campo dell’edilizia comunitaria, al fine di sviluppare un approccio concreto e efficace per la creazione di comunità abitative resilienti e interdipendenti.
Laboratorio Alpino per Economie di Comunità
Dal 2019
Il Laboratorio Alpino per Economie di Comunità è attivo in Vallagarina e usa La Foresta e gli spazi dell’associazione Brave New Alps come base d’appoggio. Il laboratorio coinvolge la società civile e le pubbliche amministrazioni locali in un’estesa mappatura e attivazione partecipata delle economie di comunità che sostengono il buon vivere in Vallagarina.
Il Laboratorio utilizza metodi di design partecipativo e previsione eco-sociale per sostenere comunità alpine nell’affrontare le sfide poste dal cambiamento climatico, dalla rapida perdita della biodiversità e da un ridotto immaginario di trasformazione eco-sociale.
Il laboratorio è gestito dalla foresta Dr. Bianca Elzenbaumer.
In collaborazione con Comune di Rovereto, Tavolo per l’Economia Solidale Trentina, Trentino Sviluppo, EUSALP – Gruppo di Lavoro 3, Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi.
È sostenuto da:
Brave New Alps (dal 2019);
Center for Other Worlds, Lusofona University, Lisbona, PT (dal 2022);
Marie Sklodowska Curie Individual Fellowship, presso EURAC Reserach (2019-2021).
Pazzeska!
Pazzeska! è un progetto che mira a esplorare e supportare le passioni e i desideri delle persone giovani che vivono la città di Rovereto. Lo fa, muovendosi negli spazi pubblici, entrando in contatto con chi li vive e creando momenti di condivisione e scambio informali e conviviali.
L’obiettivo delle esplorazioni e incontri è quello di approfondire la conoscenza del mondo giovanile, e creare nuovi legami con esso attraverso le pratiche creative e gli spazi de La Foresta.
Attualmente, siamo in viaggio con il Carretto Pazzesko nei parchi pubblici della città. Ci troviamo tutti i venerdì di aprile, dalle 14:00 in poi, al parco Perlasca e un altro giorno della settimana in altri luoghi.
Nei prossimi mesi, poi, il progetto si arricchirà di nuovi formati, attività e occasioni di incontro. Vieni a scoprirci e segui i canali social della Foresta per scoprire tutte le attività.
Pazzeska! è un progetto sviluppato in collaborazione con il Servizio Politiche Sociali del Comune di Rovereto e la cooperativa sociale Gruppo 78, che nel progetto mette in campo una serie di azioni e attività settimanali, nello spazio pubblico e in Foresta, di ascolto e supporto rivolte ad adolescenti che si trovano in una situazione di fragilità o bisogno.
Pazzeska! è anche il frutto di un’inchiesta che ha coinvolto un nutrito gruppo di adolescenti nel 2022 e di un anno intero – il 2023 – di progetti pilota rivolti ai giovani negli ambiti musica elettronica / DJing (progetto SoundLab in collaborazione con l’associazione culturale 204), street art & skate (progetto Homies Fest in collaborazione con Riccardo Zanirato e Street Is Culture), educazione affettività e sessualità (progetto SEXyPROJECT in collaborazione con l’educatrice sessuale Francesca de Pretis), videogaming (progetto Free2Play in collaborazione con Tommaso Giongo e Federico Gropuzzo) e outdoor education (progetto Corpi d’Acqua, realizzato col sostegno del Piano Giovani Alta Vallagarina). Sul profilo Instagram della Foresta potete vedere tutti i post relativi a questa sperimentazione.
Programmazione culturale
Dal 2019
Oltre agli eventi culturali organizzati all’interno di Alimentare Cultura, da ancora prima che inaugurasse, la Foresta ha ospitato una molteplicità di eventi culturali come concerti, mini-festival musicali, tavole rotonde, festival culturali (per esempio il Rural Commons Festival), laboratori, spettacoli teatrali e presentazioni.
Nel caso di concerti e performance teatrali, la sala eventi dello spazio con vista sul binario 1 rappresenta una location inusuale per spettacoli che puntano sulla ricerca e la sperimentazione artistica. Ne scaturiscono momenti intimi, ognuno con la sua atmosfera particolare, senza una vera divisione fra chi si esibisce e il pubblico.
L’ingresso è sempre libero con offerta volontaria e consapevole, il non-bar è rigorosamente autogestito e spesso gli eventi sono arricchiti dall’ottimo cibo preparato dal gruppo cucina.
Reimmaginare i beni collettivi!
Dal 2023
Da tempo alcune persone nella Foresta si occupano di beni collettivi, di diritti di uso civico e del fare e condividere cose assieme, creando economie al di fuori delle logiche di mercato.
Ci siamo chiest3:
Se potessimo reinventare in modo creativo questi beni collettivi, come potrebbero diventare?
Se ripensassimo in una chiave contemporanea queste proprietà collettive, potrebbero diventare teatro di pratiche di sussistenza rigenerative e aiutarci ad affrontare le crisi sociali ed ecologiche dei nostri tempi?
Nell’ottobre 2023, grazie al sostegno della fondazione Allianz, è nato un progetto di mappatura e reimmaginazione dei beni collettivi. La mappa digitale creata dalla foresta Flora Mammana, in collaborazione con Maurizio Napolitano, mostra in modo accessibile per la prima volta tutte le particelle gravate da uso civico* della Vallagarina e di alcuni altri luoghi in Trentino.
Qui trovate l’intero dataset: https://napo.github.io/catasto_usi_civici/
Qui trovate l’accesso diretto alla mappa:
https://umap.openstreetmap.fr/de/map/usi-civici-del-trentino_976557#13/45.8165/11.0306
Qui trovate tutte le mappe della Vallagarina in formato stampa:
https://drive.google.com/drive/folders/1y6zDCqeBtdmd0x-MghCbna-yaDeXSY9V?usp=sharing
Questa mappa non sarà fine a se stessa, ma un punto di partenza per molte altre attività di reimmaginazione, riappropriazione e utilizzo sotto una lente ecologica.
*Gli usi civici sono diritti di utilizzo collettivo che i membri di una data comunità possono avere su alcuni terreni e altri beni immobili privati nel luogo in cui sono residenti. Gli usi civici non sono però soltanto un diritto, ma dei veri e propri sistemi sociali. Tramite essi, in maniera democratica e orizzontale, una comunità di persone decide assieme come amministrare e condividere le risorse della propria terra, con quali modalità utilizzarle, produrle, distribuirle, e prendersene cura. Per darvi un’idea più concreta, i diritti di uso civico riguardano risorse naturali come foreste, prati, cave, fiumi, laghi, orti, sistemi di irrigazione, rifugi, strade e altro ancora, e sono storicamente legati alla vita rurale. Questi diritti sono stati esercitati dalle comunità locali da tempi antichi, e non soltanto qui in Italia ma in molti altri paesi. Gli usi civici sono riconosciuti dalla legge Italiana e grazie ad essi oggi, in Trentino, le comunità che abitano in un determinato luogo sono titolari dei beni collettivi di quel luogo. In pratica ognun* di voi è per legge, a tutti gli effetti, comproprietari* dei beni collettivi del suo paese/città. Questi beni collettivi, sono per legge inalienabili, cioè non possono essere venduti né ceduti senza l’esplicito consenso dei/delle proprietari/e originari/e. Nonostante ciò però, negli ultimi duecento anni, la superficie dei terreni ad uso civico si è ridotta sensibilmente.
Residenze
Dal 2018
Ogni anno ospitiamo diverse persone italiane e internazionali in residenza. Queste abitano la Foresta per periodi di varia durata, contribuendo con i loro punti di vista e capacità alle varie attività oppure sviluppando uno o più progetti specifici.
Le residenze sono sostenute da vari progetti Erasmus+, da fondi per la mobilità di artist*, collaborazioni con enti di formazione (p.e. tirocini formativi, crediti di studio, settimane laboratoriali) e dalla Cassa Rurale AltoGarda – Rovereto.
Siamo felici di ospitare artist*, designer, architett*, operatori e operatrici sociali, agro-ecologist*, espert* di permacultura, mediatori e mediatrici culturali, filosof* e molte altre figure ancora!
Ecco chi è già passat@ (e qualcun@ si è addirittura fermat@!):
The GramOunce, 2024
Jelke Meyer, 2024
Johannes Reisigl, 2023
Holly Le-Var, 2023
Angela Tang Fernandes, 2023
Chiara Casonato, 2023
Xavier Gonzalez Bonfill, 2023
Infiorescenze, 2022
Hannah Gröll, 2022
Justine Hartwig, 2022
Ward Lauwers, 2022
Sebastiano Moltrer, 2022
Emilia Bodenmüller, 2022
Irene Manfrini, 2022
Panos Tsiamyrtzis Bakas, 2022
Demand the Impossible, 2022
Kim Kaborda, 2021
Paulina Mimberg, 2021
Julia Wagner, 2020
Flora Mammana, 2019
Ingrid Bale, 2019
Hurra Hurra Halle, 2019
Studio Experimentelles Design, 2018
Evening Class, 2018
Katie Emeny, 2018
Emma Harwood, 2018
Eva Popovic, 2018
Se sei interessat@ a un periodo di residenza in Foresta, scrivici a: ciao@laforesta.net.
Servizio Civile
Dal 2018
In collaborazione con il Comune di Rovereto organizziamo dei periodi formativi per giovani in servizio civile attraverso il Servizio Civile Universale Provinciale (SCUP). Nei progetti coinvolgiamo dei piccoli gruppi di persone tra i 18 e i 28 anni nelle nostre attività in un’ottica di costruzione di competenze per la cittadinanza attiva e lo sviluppo eco-sociale del territorio. Per rimanere informat@ su quando escono i progetti di servizio civile (circa una volta all’anno), scrivici e ti mettiamo sulla lista delle persone da avvisare: ciao@laforesta.net. Intanto ti invitiamo a passare per partecipare a qualche attività e per conoscerci.
SCUPs ad oggi:
Laura Bagozzi (2024-2025)
Susanna Cammarota (2024-2025)
Chiara Casonato (2024-2025)
Francesco Medaglia (2024-2025)
Greta Zanon (2022-2023)
Alessandro Tasselli (2022-2023)
Chiara Bombarda (2022-2023)
Alessia Frisinghelli (2022-2023)
Alberto Gasperotti (2021-2022)
Marla Nichele (2020-2021)
Angelica Cianflone (2020-2021)
Irene Bettinelli (2020-2021)
Irene Manfrini (2020-2021)
Riccardo Folladori (2018-2019)
Irene Bonvicini (2018-2019)
Sottobosco
Dal 2020
Sottobosco – Crescere in natura è un progetto di educazione in natura che lavora con la Pedagogia del Bosco e la comunicazione nonviolenta, rivolto a bambin* tra i 3 e i 6 anni.
Il progetto si svolge nei boschi della Vallagarina: nella zona della Campana dei Caduti a Rovereto, al Rio Cavallo a Calliano, al parco boulder di Montalbano a Mori e al pioppeto lungo l’Adige vicino a Mori Stazione.
Dall’autunno 2022 il gruppo di Sottobosco fa le sue uscite ogni venerdì dalle ore 8:00 alle 15:00 con partenza e rientro alla stazione dei treni di Rovereto con mezzi pubblici.
Dal 2020 al 2022 il progetto è stato ospitato dalla fattoria didattica e agroecologica La Fonte a Mezzomonte di Sopra (Folgaria).
Sottobosco è guidato dai seguenti valori e approcci: gioco spontaneo, immersione nel selvatico, educazione al e col rischio, valorizzazione della motivazione intrinseca, il bosco come parte della comunità educante, fiducia nei tempi di apprendimento de* bambin*.
Se vuoi saperne di più, scrivici a: sottobosco@laforesta.net.
Station for Transformation / Stazione Trasformazione (S4T)
Dal 2024
Nell’ambito della European Urban Initiative, insieme a una rete entusiasmante di partner, stiamo trasformando alcuni spazi inutilizzati dell’areale della stazione ferroviaria di Rovereto in un polo pubblico-civico a sostegno della transizione ecologica del nostro territorio. Con S4T vogliamo rendere attrattive una serie di azioni concrete per affrontare e mitigare le conseguenze del cambiamento climatico e della perdita di biodiversità. Lavoriamo localmente, ma sempre con uno sguardo rivolto al contesto nazionale e globale. Concepito e scritto fra il 2022 e il 2023, il cuore del progetto si sviluppa fra marzo 2024 e agosto 2027 per poi rimanere operativo almeno fino al 2032.
Il progetto comprende i seguenti spazi e azioni:
Chiosco della biodiversità, nell’ex edicola – accesso dall’atrio e dal marciapiede
Uno spazio dove il territorio racconta come si sta muovendo rispetto all’urgenza del cambiamento climatico e della perdita di biodiversità. Sarà uno spazio in cui verranno offerti anche servizi e prodotti (per esempio, visite turistiche per vedere le migliori pratiche di mitigazione dei cambiamenti climatici in ambito agricolo, urbano e industriale; prodotti del territorio derivanti da tecnologie sostenibili e innovative che contribuiscono alla transizione ecologica).
Spazio di co-creazione per il clima e la biodiversità, al primo piano della stazione – accesso dall’atrio
Ampi spazi interni e una grande terrazza per ospitare corsi di formazione, workshop ed eventi per attori civici e amministratori pubblici incentrati sulla transizione ecologica e sulla creazione di comunità resilienti. Includerà anche uno spazio di co-progettazione e lavoro sul clima e la biodiversità dedicato alle nuove pratiche e ai modelli economici legati alla transizione ecologica. Inoltre ospiterà l’ufficio operativo del team di progetto e un ufficio comunale dedicato alla progettazione europea.
Climate Canteen, nell’ex Bar Iris, un piccolo edificio ad angolo di fronte della stazione
Uno spazio che tematizza il cambiamento climatico (e le sue connessioni con la perdita di biodiversità) attraverso il cibo e la trasformazione alimentare. Diventerà un punto di ristoro in cui poter mangiare pasti veloci, a base di prodotti vegetali e locali. Sarà inoltre un laboratorio alimentare come risorsa per la comunità dove saranno organizzati corsi ed eventi per promuovere competenze e pratiche innovative di produzione alimentare con un impatto positivo sulla biodiversità e il clima.
S4T su ruote – un’unità mobile
Con tre piccoli mezzi motorizzati attrezzati collegheremo le attività dell’hub pubblico-civico presso la stazione ferroviaria con i 16 paesi che circondano Rovereto.
Spazio comunitario: l’Accademia di comunità, nell’ala Nord della stazione
Gli spazi della Foresta offriranno attività comunitarie a bassa soglia incentrate sul cambiamento climatico e sulla perdita di biodiversità.
Le transfer town, che studieranno come replicare il progetto, sono Nova Gorica (SLO), Sibiu (RO) e Zabrze (PL).
Infine, nell’arco temporale del progetto decine di persone e gruppi attivi localmente e altrove contribuiscono allo sviluppo di S4T attraverso un programma di residenze e un sistema di financial schemes a supporto di realtà virtuose locali.
Station for Transformation / Stazione Trasformazione è un progetto concepito da La Foresta, Brave New Alps, Comune di Rovereto e Comunità della Vallagarina, ed è realizzato dalla rete di partner composta da:
Comune di Rovereto (capofila)
Comunità della Vallagarina
La Foresta – Accademia di comunità
Trentino Social Tank
Università di Trento / Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale
Centro per la Cooperazione Internazionale
Brave New Alps
Campomarzio
Europe Consulting
Il progetto è co-finanziato dall’Unione Europea nel bando europeo European Urban Initiative nella cornice del New European Bauhaus e dal Comune di Rovereto. Inoltre, il progetto è sostenuto dalla Rete Ferroviaria Italiana (RFI) attraverso la concessione dei locali in disuso della stazione ferroviaria di Rovereto al Comune di Rovereto attraverso un contratto di comodato gratuito della durata di 18 anni. Infine, il progetto è reso possibile grazie alla messa a disposizione dell’edificio “Ex Bar Iris” da parte del Comune di Rovereto.
Qui una video-documentazione del secondo incontro di coprogettazione degli spazi oggetto di rigenerazione nel progetto:
Tech Corner Solidale
Dal 2022
Si è crepato lo schermo del tuo telefono? La batteria sta tirando gli ultimi? Il tuo PC è impallato e va formattato? Allora prendi contatti con Fahad che ci pensa lui! In Foresta è attivo un Tech Corner con tutte le attrezzature e i materiali necessari per riparare device elettronici di vario tipo. Come gli altri servizi offerti in Foresta anche questo è a offerta libera. Sei un@ richiedente protezione internazionale? Allora paghi solo i materiali! Per contattare Fahad scrivi a ciao@laforesta.net.